L’indifferenza: il presidio andriese

Cari lettori,

oggi vi parlerò di un fenomeno che ha colpito la nostra città, in maniera più assidua, non moltissimo tempo fa.

In un luogo in cui a regnare è l’omertà, l’enfatizzazione della criminalità come un qualcosa di ovvio, lodevole ed apprezzabile a tal punto da divenire uno stile di vita, non poteva mancare l’indifferenza delle masse.

Indifferenza tagliente, fonte di decadenza della mentalità cittadina comune a molti, spero non a tutti…

La denuncia della malefatta mi è giunta da poco e tratta del fenomeno Babygang, manifestazione di gruppo che comporta grande gioia in alcuni ragazzi andriesi, lieti di avere coetanei tanto abili e culturalmente avanti da prendersela con chiunque gli capiti a tiro. La mancanza di una giustificazione, ammesso che vi possa esser motivazione lecita per tali atti, è una peculiarità.

Detto ciò, l’accaduto avviene esattamente in Via Trani, a distanza di 10 metri circa dal popolarissimo passaggio a livello andriese.

Vittima è un giovane 23enne andriese che percorreva la tratta, come ogni dì, mentre era intento in una telefonata. Non vi è spiegazione fattibile se non il puro piacere di sentirsi potenti, purché in gruppo.

Il giovane in un attimo viene circondato da ragazzi in scooter, circa una decina, e picchiato senza motivo. Il tutto sotto l’occhio indifferente di decine di persone che attendevano il libero accesso all’altra parte della città, bloccati momentaneamente dal passaggio di un treno.

La cosa che più mi spaventa, non è la frequenza con cui questi atti si sono verificati, ma l’indifferenza che i nostri concittadini hanno dimostrato. Con quale coraggio hanno osato guardar oltre, fingendo che nulla stesse accadendo?

E se un domani fossero i vostri figli, nipoti o amici ad esser presi di mira, non disprezzereste voi stessi?

Siamo uomini poveri di virtù, ma ancor più scarsi di ragione.

La redattrice:

Mariagrazia